Non so a voi ma a me il Festival di San Remo fa questo effetto. Credo che ognuno di noi abbia dei momenti precisi in cui sente scandire il tempo ...per alcuni il Natale, per altri la Pasqua o il proprio compleanno o chissà quante altre date... è un pò come se ognuno regolasse l'inizio di un nuovo ciclo su un momento specifico, il punto 12.00 o 00.00 che dir si voglia dell'orologio. Non chiedetemi perchè ma a me questo effetto lo fa il Festival di San Remo. Non che io sia appassionata o fan sfegatata della musica pop italiana, semplicemente ecco che di nuovo se ne parla e la mia pulce suggerisce all'orecchio: è già passato un anno?
Sarà che corrisponde all'inizio della pre-primavera (ancor più qualche anno fa quando era i primi di marzo) della prima consapevolezza dell'arrivo di giornate un pò più lunghe, di cantanti in abito leggero che sfilano all'aperto davanti all'Ariston o intervistati in giacche leggere e occhiali da sole seduti nei bar vicino al mare. Oppure saranno i fiori. Giuro che non lo so spiegare ma per me scandisce il momento di togliere scarpe imbottite e maglioni voluminosi per alleggerirmi un pò, il momento in cui il piumino diventa troppo ingombrante e incolore e i pantaloni di velluto pruriginosi... è il primo passo in discesa verso l'estate (anche se fuori le temperature segnano ancora -5) il momento di rispolverare qualche profumo primaverile e qualche abito leggero e colorato in attesa della fine vera dell'inverno che, nella irrealtà della mia testa, con l'arrivo del Festival si è già concluso.
P.S. è anche il momento del picco dell'influenza ...sarà colpa del festival?